“L'Ensemble Oktoechos, un sofisticato gruppo vocale femminile diretto da Lanfranco Menga, presenta nel CD un programma interamente dedicato all'unione di musica e politica a Venezia nei primi anni del XV secolo (…).
Tutto splendidamente cantato, una vera scoperta. Da non perdere. Magnifico!” Michel Dutrieue
Stretto Magazine (Belgio), marzo 2018
Tutto splendidamente cantato, una vera scoperta. Da non perdere. Magnifico!” Michel Dutrieue
Stretto Magazine (Belgio), marzo 2018
"Significativo successo per l'Ensemble Oktoechos che si è esibito lo scorso fine settimana nella chiesa anglicana di S. Giorgio all'interno della stagione concertistica promossa dall'Associazione Venice Music Project, diretta artisticamente da Liesl Odenweller.
Il gruppo, diretto da Lanfranco Menga e formato da Eugenia Corrieri, Lisa Friziero, Milli Fullin, Marija Jovanovic e Claudia Grimaz ha presentato un programma con opere di Marchetto da Padova, Johannes Ciconia, Antonio Romano, Cristoforo de Monte e Guillaume Dufay.
I mottetti eseguiti dall'Oktoechos, considerato tra i migliori gruppi vocali specializzati nel repertorio medievale, fanno parte dell'ultimo CD Venetia mundi splendor - Musica e polifonia a Venezia tra Medioevo e Umanesimo, inciso nel 2017 per la Tactus (TC390001).
Una testimonianza preziosa che celebra il prestigio culturale raggiunto dalla Serenissima durante il XIV-XV secolo attraverso una produzione musicale di alto profilo, grazie alla presenza nella città lagunare di artisti di fama internazionale.
Se l'Ave corpus sanctus di Marchetto da Padova segna l'inizio della tradizione musicale dei mottetti celebrativi, saranno soprattutto Johannes Ciconia e Guillaume Dufay, protagonisti della ricerca compositiva di quegli anni, ad arricchire con le loro opere il repertorio musicale della Serenissima.
Le strutture sonore ora appaiono distese nella contemplazione, ora acquisiscono un profilo più aguzzo, incastonandosi come tessere di un variopinto mosaico (si pensi all'Ut per te omnes coelitum di Ciconia). Alle gemmazioni melodiche speculari del Ciconia si alternano gli slanci angelici di Gratiosus de Padua, autore legato all'Ars Nova francese, e la ricercatezza polifonica di Antonio Romano, esemplare in Stirps Mocenico, dedicato a Tommaso Mocenigo.
Guillaume Dufay, in Italia dal 1428, festeggia l'elezione a Papa di Gabriele Condulmer, salito sul soglio pontificio col nome di Eugenio IV, attraverso le smaglianti architetture sonore dell'Ecclesiae militantis, esemplare mottetto a cinque voci nel quale i piani prospettici si sovrappongono come cerchi concentrici.
Il giubilo diventa contagioso nel Viva San Marco, opera di anonimo composta per la liberazione di Brescia dalle truppe milanesi.
Lanfranco Menga guida con eleganza l'Ensemble Oktoechos, restituendo tutto il fulgore di questi cammei musicali attraverso ammirevole cura vocale e stilistica e raffinata concertazione delle voci, esaltata dall'ottima qualità della registrazione." Letizia Michielon
Il Gazzettino, 19 giugno 2018
Il gruppo, diretto da Lanfranco Menga e formato da Eugenia Corrieri, Lisa Friziero, Milli Fullin, Marija Jovanovic e Claudia Grimaz ha presentato un programma con opere di Marchetto da Padova, Johannes Ciconia, Antonio Romano, Cristoforo de Monte e Guillaume Dufay.
I mottetti eseguiti dall'Oktoechos, considerato tra i migliori gruppi vocali specializzati nel repertorio medievale, fanno parte dell'ultimo CD Venetia mundi splendor - Musica e polifonia a Venezia tra Medioevo e Umanesimo, inciso nel 2017 per la Tactus (TC390001).
Una testimonianza preziosa che celebra il prestigio culturale raggiunto dalla Serenissima durante il XIV-XV secolo attraverso una produzione musicale di alto profilo, grazie alla presenza nella città lagunare di artisti di fama internazionale.
Se l'Ave corpus sanctus di Marchetto da Padova segna l'inizio della tradizione musicale dei mottetti celebrativi, saranno soprattutto Johannes Ciconia e Guillaume Dufay, protagonisti della ricerca compositiva di quegli anni, ad arricchire con le loro opere il repertorio musicale della Serenissima.
Le strutture sonore ora appaiono distese nella contemplazione, ora acquisiscono un profilo più aguzzo, incastonandosi come tessere di un variopinto mosaico (si pensi all'Ut per te omnes coelitum di Ciconia). Alle gemmazioni melodiche speculari del Ciconia si alternano gli slanci angelici di Gratiosus de Padua, autore legato all'Ars Nova francese, e la ricercatezza polifonica di Antonio Romano, esemplare in Stirps Mocenico, dedicato a Tommaso Mocenigo.
Guillaume Dufay, in Italia dal 1428, festeggia l'elezione a Papa di Gabriele Condulmer, salito sul soglio pontificio col nome di Eugenio IV, attraverso le smaglianti architetture sonore dell'Ecclesiae militantis, esemplare mottetto a cinque voci nel quale i piani prospettici si sovrappongono come cerchi concentrici.
Il giubilo diventa contagioso nel Viva San Marco, opera di anonimo composta per la liberazione di Brescia dalle truppe milanesi.
Lanfranco Menga guida con eleganza l'Ensemble Oktoechos, restituendo tutto il fulgore di questi cammei musicali attraverso ammirevole cura vocale e stilistica e raffinata concertazione delle voci, esaltata dall'ottima qualità della registrazione." Letizia Michielon
Il Gazzettino, 19 giugno 2018
"Nel 2013, il Teatro La Fenice di Venezia commissionò all'Ensemble Oktoechos un programma di musiche di area veneziana da eseguire nel corso del festival Lo spirito della musica di Venezia. Integrato da altri brani, con il sottotitolo di Musica e politica a Venezia tra Medioevo e Umanesimo, quel programma è diventato un CD di notevole interesse pubblicato da Tactus in un momento discograficamente «critico» per il repertorio medievale.
In sostanza, l'ascolto ruota attorno alla nascita delle cappelle musicali o Scholae Cantorum nelle cattedrali e presso i centri del potere politico, con il progressivo affermarsi del musicista professionista che, al servizio della Chiesa o di un nobile, esercita la sua influenza sulla vita musicale che si svolge intorno a sé, uscendo dall'anonimato in cui per secoli era stato relegato.
Come esordio si ascolta il più antico brano polifonico legato alle cerimonie pubbliche veneziane, ovvero il mottetto Ave corpus sanctum, attribuito a Marchetto da Padova, composto probabilmente nel 1329 per la visita del doge Francesco Dandolo alla chiesa di S. Giorgio Maggiore per venerare le reliquie di Santo Stefano Protomartire, lì custodite.
L'ascolto prosegue con pagine firmate, tra gli altri, da Johannes Ciconia, Gratiosus de Padua, Bertrand Feragut, Antonio Romano, Hugo de Lantins, Cristoforo de Monte e Guillaume Dufay. Cinque delle quali in prima registrazione assoluta.
L'interpretazione dell'Ensemble Oktoechos - costituito da cinque voci femminili - è dotta, salda, e dona per contrasto a pagine di fine polifonia un forte accento arcaico che gli si addice". Massimo Rolando Zegna
AMADEUS, giugno 2018
In sostanza, l'ascolto ruota attorno alla nascita delle cappelle musicali o Scholae Cantorum nelle cattedrali e presso i centri del potere politico, con il progressivo affermarsi del musicista professionista che, al servizio della Chiesa o di un nobile, esercita la sua influenza sulla vita musicale che si svolge intorno a sé, uscendo dall'anonimato in cui per secoli era stato relegato.
Come esordio si ascolta il più antico brano polifonico legato alle cerimonie pubbliche veneziane, ovvero il mottetto Ave corpus sanctum, attribuito a Marchetto da Padova, composto probabilmente nel 1329 per la visita del doge Francesco Dandolo alla chiesa di S. Giorgio Maggiore per venerare le reliquie di Santo Stefano Protomartire, lì custodite.
L'ascolto prosegue con pagine firmate, tra gli altri, da Johannes Ciconia, Gratiosus de Padua, Bertrand Feragut, Antonio Romano, Hugo de Lantins, Cristoforo de Monte e Guillaume Dufay. Cinque delle quali in prima registrazione assoluta.
L'interpretazione dell'Ensemble Oktoechos - costituito da cinque voci femminili - è dotta, salda, e dona per contrasto a pagine di fine polifonia un forte accento arcaico che gli si addice". Massimo Rolando Zegna
AMADEUS, giugno 2018
"Oktoechos è il sistema di otto modi musicali della musica antica ed è il nome che contraddistingue l’orientamento del repertorio di questo ottimo quartetto vocale femminile. Le coriste, provenienti da varie parti d’Italia e guidate dal loro mentore Lanfranco Menga, hanno dato forma lunedì scorso al secondo concerto di quest’anno del ciclo di musica da camera Note del Timavo nella chiesa gotica di San Giovanni di Duino- Štivan. L’architettura e l’acustica hanno fornito una eccellente cornice al programma di composizioni monodiche e plurivocali dei monasteri femminili medievali che porta l’enigmatico titolo di “Canto della Sibilla”. La musica, conservata nei codici del dodicesimo, tredicesimo e quattordicesimo secolo, ha letteralmente affascinato il pubblico, al quale non è stato necessario raccomandare di osservare il silenzio e di applaudire solamente “alla fine”. Infatti la musica stessa ha creato quell’atmosfera di raccoglimento che ha spontaneamente invitato l’auditorio ad ammirare ed assaporare la bellezza e la purezza cristallina delle espressioni musicali. Il concerto è stato per quasi tutti una vera e propria “lezione”: infatti ha permesso di confrontarsi con un mondo musicale distante e con un diverso senso per l’armonia e la melodia; con il concetto di consonanza e dissonanza; con un rapporto con il testo che è indissolubilmente legato alla musica; non da ultimo con la terminologia, ovvero con le forme che appartengono a quel mondo ed alla musica sacra di quel tempo: conductus, planctus, tropus, rythmus. Le composizioni sono quasi tutte anonime, ma nel programma proposto spiccava il nome della più famosa compositrice medievale Hildegard von Bingen ed anche della madre superiora tedesca Herrad von Landsberg. Per il proprio programma il gruppo vocale ha attinto anche dalla famosa raccolta castigliana del Codice Las Huelgas e dal Codice di Toledo che conserva il responsorio Iudicii signum, ovvero il “Canto della Sibilla” che le coriste hanno valorizzato in modo eccellente, a tratti anche con espressività teatrale accentuando i contenuti apocalittici della profezia.
La musicalità, quasi una moderna espressività fraseale che i filologi del canto gregoriano monodico spesso prudentemente evitano, contraddistingue le esecuzioni di questo quartetto che nell’eleganza espressiva mostra il proprio senso estetico nella ricerca della purezza sonora quale naturale veicolo della raffinata espressione canora. Letizia Butterin, Eugenia Cornieri, Milli Fullin e Claudia Grimaz sono quattro coriste con uno spiccato temperamento che sanno coniugare le proprie interessanti qualità vocali individuali in un tutt’uno, cosa che regala alla sonorità comune le ali di una espressività intensa. Il concerto sangiovannese di musica antica è stato una ode alla voce umana, il migliore degli strumenti musicali e che possiede anche nella forma monovocale una tale forza che per amplificare ulteriormente l’impressione è bastata una poco frequente valorizzazione della linea melodica e ritmica con symphonia e tamburo.
La parte sangiovannese del ciclo Note del Timavo si concluderà con un concerto per bandeon, violoncello e pianoforte (Massimiliano Pitocco, Andrea di Corato e Carla Agostinello) che proporrà un non convenzionale accostamento di Bach e Piazzolla, per concludere poi con due concerti al castello di Colloredo di Montalbano in Friuli."
Primorski dnevnik
Quotidiano di Trieste
Mercoledì 1° ottobre 2014
Quotidiano di Trieste
Mercoledì 1° ottobre 2014
"I have also heard many such groups, including the Sequentia Ensemble from Colonia, Germany; none have offered me such memorable moments. The voices of Oktoechos are beyond words to describe and critique; and its conductor, Maestro Menga, inspiring".
Pozzi Escot
New England Conservatory, Boston (USA)
Presidente della International Society of Hildegard von Bingen Studies.
New England Conservatory, Boston (USA)
Presidente della International Society of Hildegard von Bingen Studies.
"Votre Ensemble Oktoechos possède una rare musicalité et un professionalisme exceptionnel. Tout le programme de se magnifique concert a été preparé avec un soin et gout admirables. Encore. BRAVO!".
Joanna Bruzdowicz
Compositrice - Tervuren, (Belgium)
Compositrice - Tervuren, (Belgium)
"It is truly excellent: a very high standard of performance, indeed".
Pamela Star
Musicologa - University of Nebraska, Lincoln (USA)
Musicologa - University of Nebraska, Lincoln (USA)
"Un CD di canti gregoriani particolarmente bello".
AMADEUS
"The singing of the chants is exceptional in its tonal beauty, while adhering to semiological principles. This is a fine disc".
J.F. Weber
Plainsong and Medieval Music - Cambridge University
Plainsong and Medieval Music - Cambridge University
"Bellissima questa registrazione".
Nicoletta Sguben
AMADEUS
AMADEUS
"Nero come il Mistero, rosso come il Martirio, l'Ensemble Oktoechos con rigorosa sacralità e quasi ieratica compostezza ha riportato al presente una perla di rara esecuzione. Vibrazioni pulite e cristalline volutamente spoglie di virtuosismi creano dinamiche curate e misurate".
Maria Cristina Bonati
La Gazzetta di Parma
La Gazzetta di Parma
"Appuntamento raffinato e con un programma particolarmente curato. Preziose le voci amabilmente e sapientemente sostenute dal gesto di Menga. Accoglienze calorose e molti applausi".
Eva Purelli
Il Giornale di Vicenza
Il Giornale di Vicenza
"Quant à la Schola Grégorienne de Venise, elle est l'un des meilleurs ensembles grégoriens de notre temps".
Marcel Corneloup
Le Journal de Saone-et-Loire
Le Journal de Saone-et-Loire
"Sono stato felice di ricevere il suo ultimo CD e mi rallegro con lei per l'esito pregevole di quest'opera: mi ha offerto una opportunità di ascolto di "bellezza" di cui le sono sinceramente grato".
Enzo Bianchi
Priore di Bose
Priore di Bose
"Ottima registrazione. Il corretto approccio a questi canti liturgici è evidenziato da una cura tutta particolare che il maestro Lanfranco Menga richiede all'ottimo ensemble della Schola Gregoriana di Venezia. L'approccio elegante, la purezza dei suoni, fanno risaltare le belle melodie".
Franco Bruni
MEDIOEVO
MEDIOEVO
"Due suggestivi Uffici drammatici, questi, che ben dimostrano gli eccezionali risultati finora raggiunti nello studio di un repertorio tanto particolare".
Il Corriere del Veneto
"Il programma svela l'estensione di repertorio dell'Ensemble Oktoechos, qui affiancato alla Schola Gregoriana di Venezia. Quest'ultima, forte di una declamazione piana e naturale, dall'emotività controllata, si alterna al piccolo gruppo polifonico, leggero nella formazione e trasparente nel contrappunto, che conferisce chiaroscurale nobiltà perfino ai testi profani. (...) Un gruppo che si riconferma, in questa nuova incisione, voce accreditata della più solida accademia".
Romualdo Del Noce
RONDÒ
RONDÒ
"Diretto con gesto eloquente e spiccata sensibilità dal maestro Lanfranco Menga, l'ottetto virile ha incantato per omogeneità timbrica, seducente colore vocale e fraseggio ricercato ottenuto grazie a un sapiente uso della respirazione, riuscendo a cesellare con certosina perizia i dieci episodi del suggestivo percorso Laetabitur justus in Domino".
Patrizia Ferialdi
Il Piccolo di Trieste
Il Piccolo di Trieste